I disturbi alimentari sono condizioni complesse che coinvolgono non solo l’aspetto fisico, ma anche quello psicologico ed emotivo dell’individuo. Rivolgersi a uno psicologo a Roma specializzato in questo campo come Fabio Meloni diventa un alleato essenziale per affrontare e superare tali ostacoli in maniera efficace. Questo perché il supporto psicologico mette sotto la lente di ingrandimento le cause profonde di queste problematiche alimentari, le quali spesso pongono le loro radici direttamente nella sfera emotiva.
Non tutti abbiamo la stessa capacità di lettura delle emozioni, e non è un crimine aver bisogno di un interprete dell’anima. Anzi è una dimostrazione di forza e di benevolenza della nostra salute fisica, psichica e relazionale. Attraverso dei percorsi terapeutici mirati, lo psicologo vanta degli strumenti in suo possesso in grado di lavorare sulla consapevolezza, sull’autostima e sulle dinamiche relazionali che influenzano il rapporto con il cibo, con le persone e verso noi stessi.
Inoltre, lo psicologo offre esercizi pratici e strategie personalizzate per gestire le emozioni negative legate all’alimentazione e promuovere un rapporto più sano con il cibo e con le persone che ci stanno attorno. L’approccio interdisciplinare tra psicologia e nutrizione rappresenta dunque una risorsa preziosa ed essenziale nel trattamento dei disturbi alimentari, favorendo un recupero globale del benessere fisico e mentale del paziente.
Quali sono i disturbi alimentare più comuni?
I disturbi alimentari più comuni includono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da binge eating. Si tratta di tre forme comportamentali diverse, le quali vanno trattate nello specifico per estirpare la matrice negativa che impedisce un corretto rapporto tra il cibo ingerito e quello consumato. A fonte resta in evidenza un’emozione inascoltata capace di scombussolare la persona e creare degli squilibri a livello mentale di difficile interpretazione.
L’anoressia nervosa è la forma più debilitante dei disturbi alimentari, poiché rischia di compromettere gli organi interni e il sistema cardiovascolare. Si caratterizza per un’intensa – e spesso incontrollata – paura di aumentare di peso, e da una distorsione dell’immagine corporea, che porta a una restrizione estrema del cibo. In pratica, chi ne soffre si vede sempre sovrappeso anche quando la sua figura è normopeso e longilinea.
Invece, la bulimia nervosa comporta repentini episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori, come il vomito autoindotto o l’uso eccessivo di lassativi. Anch’esso crea problemi intestinali piuttosto gravi tra cui costipazione e intestino irritabile. Nondimeno, può causare danni al canale digestivo in quanto tramite il vomito si stimola la secrezioni di succhi gastrici dal forte potere acidofilo. Purtroppo, anni di bulimia rischiano altresì di rovinare i denti e indebolire la struttura interna del condotto digestivo.
Benché forse il disturbo più subdolo sia il binge eating che si manifesta con abbuffate frequenti senza comportamenti compensatori. Questa situazione porta l’individuo a provare un forte senso di vergogna e di odio verso sé stessi, andando a compromettere le relazioni sociali soprattutto quelle più vicine, come gli amici e i familiari.
Come abbiamo visto, questi disturbi possono avere delle gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale dei pazienti, nonché sull’organismo, portando a squilibri nutrizionali, problemi cardiaci e depressione, o a più semplici svenimenti e capogiri. Perciò, è di estrema rilevanza riconoscere i sintomi precoci e cercare un aiuto professionale nottetempo, per favorire una diagnosi precoce e un intervento efficace.
Psicologo a Roma: quali sono le terapie consone ai disturbi alimentari
I disturbi alimentari sopra elencati, e le loro sfumature, sono delle patologie complesse che richiedono un approccio terapeutico multidisciplinare. Per questo motivo, per un psicologo a Roma è determinante parlare con chi soffre di queste problematiche, così può capire quale tecnica aderisce meglio al carattere della persona in questione.
Le terapie consone a tali disturbi variano in base alla gravità del quadro clinico e alle esigenze specifiche del paziente. Tra le opzioni terapeutiche più comuni rientrano la terapia nutrizionale, la psicoterapia individuale o di gruppo e la farmacoterapia a base di psicofarmaci, se necessaria, per gestire sintomi come l’ansia o la depressione.
Inoltre, i programmi di riabilitazione orientati al recupero della relazione con il cibo e al miglioramento dell’autostima diventano dei tasselli essenziali per il successo del trattamento. L’intervento precoce e personalizzato da parte di professionisti esperti nel campo dei disturbi alimentari permette di ottenere dei risultati positivi a lungo termine. Tuttavia, vengono coinvolti anche i familiari o i parenti più prossimi nel percorso terapeutico al fine di creare un ambiente di supporto e una comprensione totale del mondo emotivo del paziente.