Nel quadro della crisi economica internazionale provocata dalla pandemia del Coronavirus, c’è chi immagina il futuro della società come sarebbe un trasporto con droni.
Il designer italiano Andrea Ponti ha, infatti, presentato al mondo il suo progetto per un nuovo mezzo di trasporto: “drone passeggeri“. La sua missione sarà quella di collegare la ” Greater Bay Area “ in Cina, che comprende le città di Hong Kong, Macao e altre nove nella provincia di Canton, nel sud del Paese.
Questo innovativo veicolo elettrico è stato chiamato KITE e funzionerà come un un qualsiasi drone, con un sistema di propulsione basato su quattro rotori esterni.
Il prototipo presentato basa il suo design interno su quello di un jet privato con un corridoio al centro e un paio di sedili personali su ciascun lato. Il tutto rivestito in colore bianco e dettagli minimalisti in nero.
I lati in vetro, a loro volta, fungono da uscite di emergenza nel caso in cui l’ingresso principale, situato nella parte posteriore del drone, non funzioni correttamente. A questo si aggiunge che essendo elettrico avrebbe una base di ricarica dell’energia e una coppia di pattini per l’ atterraggio retrattili che servirebbero in fase di decollo e parcheggio.
Il progetto Ponti ha attirato l’attenzione di tutti gli sviluppatori pur non avendo notizie riguardo il prezzo di produzione, distribuzione o il prezzo del biglietto anche se ha detto che la sua performance offre un metodo alternativo attraente di movimento semplice, efficiente e degli abitanti del Grande Baia in Cina.
Il un futuro neanche troppo distante, i droni per il trasporto di persone costituiranno la normalità, come già trattato su droneblog.news.
Drone per il trasporto di persone: l’Ehang 184
Saliresti su un taxi volante senza conducente o manopole di controllo?
Se la tua risposta è positiva, potrai farlo a Dubai, ormai da qualche anno.
Si chiama eHang 184 ed è stato sviluppato da una compagnia cinese, sebbene abbia superato i suoi primi voli di prova in Nevada, negli Stati Uniti, più di un anno fa.
Ognuno di questi “drone-taxi” può trasportare un passeggero di peso fino a 100 chili, effettuando voli di 30 minuti per ogni carica della batteria ad una velocità massima di 160 km/h .
L’idea che questi dispositivi possano volare liberamente nell’aria può sembrare caotica e pericolosa ma l’Ehang 184 vola autonomamente semplicemente segnando il punto di destinazione su un tablet. Il drone decolla, vola e atterra senza che l’occupante debba occuparsi di nulla, grazie a tutta la tecnologia ereditata dai droni. Il velivolo è dotato di un sistema di sicurezza che consentirà un atterraggio sicuro nella zona più vicina, oltre ad avere sistemi ridondanti per evitare qualsiasi guasto.
La possibilità di andare a lavorare ogni giorno in modo autonomo, veloce, ecologico e sicuro per via aerea è più vicina. Anche così, sono molte le barriere da superare, a cominciare dalla normativa che regola l’uso di questi dispositivi, la ricarica delle batterie o i pericoli che ciò comporta. Per ora dovremo accontentarci di andare in macchina e volare in aereo.
Il gigante cinese dei droni Ehang, leader mondiale nella tecnologia dei veicoli autonomi, ha siglato un accordo anche con il Comune di Saragozza, in Spagna, per sviluppare operazioni sperimentali nella capitale aragonese, sia di veicoli aerei autonomi per il trasporto passeggeri che di merci.
Ehang è una multinazionale cinese specializzata in droni ad alta capacità operativa e, ad oggi, è la prima e unica azienda del settore ad essere quotata al Nasdaq, la seconda borsa più grande degli Stati Uniti.
La multinazionale cinese estende così le sue alleanze istituzionali in Spagna, dove lo scorso anno aveva già firmato accordi di cooperazione con i comuni di Siviglia e Valencia.
Fra qualche anno, vedere droni che trasportano le persone diventerà la norma ovunque e tale fatto non farà più notizia potendo sfruttare tutti i vantaggi di tali dispositivi anche per la mobilità urbana.